Origini
La tecnica del Sotai Ho nasce negli anni 50 in Giappone per opera del dott. Keizo Hashimoto, che la ideò e la sviluppò nel corso degli anni.
Il termine deriva dall’espressione giapponese “metodo (Ho) per riequilibrare (Ho) il corpo (Tai)”.
Si tratta di un metodo in continua evoluzione, che per questa sua caratteristica ha favorito lo sviluppo di diversi stili, fedeli ai suoi principi fondamentali, ma che spesso se ne distaccano per quanto riguarda le modalità di applicazione pratica.
Nonostante dal 1868 nel Giappone, con l’apertura all’Occidente, vennero introdotti molti elementi della medicina occidentale, che inizialmente fecero prevalere quest’ultima sulle terapie tradizionali, molti pazienti continuarono a rivolgersi alla medicina Orientale, da cui trassero benefici soprattutto per quanto concerne il trattamento delle patologie croniche. Quindi, malgrado che il rigore scientifico della medicina occidentale si contrapponesse al valore empirico di quella tradizionale, le due tipologie di medicina continuarono a coesistere.
Il Sotai Ho ebbe un primo riconoscimento ufficiale nel 1975, grazie ad un programma televisivo giapponese, il quale portò all’attenzione pubblica i successi ottenuti dal dott. Hashimoto con la tecnica del Sotai Ho, applicata al caso di un giovane affetto da distrofia muscolare.
Basi del Metodo
La tecnica del Sotai combina alcuni movimenti, applicati alle catene muscolari interessate, con una precisa tecnica respiratoria. Nel movimento si cerca di creare di situazioni piacevoli, in quanto favoriscono a livello del SNC il rilascio delle tensioni. Fondamentale in questo metodo è anche la collaborazione attiva del paziente, sia per quanto riguarda il movimento che per la sincronicità dei relativi atti respiratori.
In estrema sintesi, il Sotai Ho tende ad individuare gli squilibri funzionali tramite una diagnosi dinamica (che non prescinde comunque da un’analisi statica della simmetria del corpo), basata appunto sul movimento, come nel caso del confronto tra la mobilità del lato destro e sinistro del corpo in un determinato esercizio. Il movimento viene seguito nella direzione opposta a quella che produce la sensazione dolorosa, quindi nella direzione del piacere.
Gli esercizi del Sotai Ho ben si prestano ad essere integrati con altre tecniche, come ad esempio lo shiatsu e la riflessologia plantare.
Effetti prodotti dal Sotai Ho
La pratica del Sotai Ho induce una armonizzazione generale del corpo, che si traduce in un alleviamento progressivo del dolore e un aumento della mobilità articolare, senza dimenticare l’importante ruolo che svolge nel porre l’accento sulla respirazione consapevole e profonda. In effetti, secondo questo metodo, l’equilibrio si esprime a livello fisico, mentale, respiratorio e alimentare. Un corpo sano si muove in modo armonico, ha un buon controllo della mente e dei pensieri, sa respirare con consapevolezza e si alimenta in modo corretto.
Riferimenti
https://www.scuolashiatsunamikoshi.it/la-scuola-e-i-corsi/corso-di-sotai
