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Il nastro elastico (TAPE), applicato nella maniera corretta, migliora l’assetto posturale, favorendo sensibilmente una migliore condizione di benessere fisico, consente di stimolare le naturali capacità di guarigione insite nel nostro organismo e di migliorare la performance sportiva negli atleti.

Origini

Il taping nacque in Giappone ma fu nel 1988 che, in occasione delle Olimpiadi di Seul, si diffuse e divenne popolare, essendo stato utilizzato dagli atleti di alcune nazionali.
Da allora divenne uno strumento terapeutico molto utilizzato non solo nel campo delle terapie fisiche per il recupero e per il miglioramento dello stato di benessere, ma anche nel campo sportivo per il miglioramento della performance.

Come funziona il taping

Normalmente un muscolo rigido o infiammato si presenta compresso sotto la pelle. Tutto ciò comporta un senso di oppressione e di dolore che ostruisce il flusso circolatorio sanguigno e linfatico.
Tramite la tecnica del taping elastico si crea il cosiddetto effetto vacuum, ossia un maggior spazio interstiziale tra pelle e muscolo, che consente di ridurre la pressione e permettere così ai due sistemi linfatico e sanguigno di drenare e far circolare così i fluidi in modo più libero.
Attraverso le convoluzioni che si creano nella superficie coperta dal nastro (e, quindi del maggiore spazio interstiziale), si ottiene una riduzione del dolore e miglioramento del flusso circolatorio.
In altre parole, il taping l’elastico, attraverso il riequilibrio funzionale, tenta di ripristinare le naturali capacità di recupero dell’organismo.

Applicazione del taping elastico

Stabilizzante

  • Stabilizzazioni articolari
  • Correzioni posturali
  • Correzioni a livello fasciale
  • Dolori muscolari durante una prestazione sportiva

Decompressivo

  • contratture
  • strappi muscolari
  • borsiti
  • tendiniti
  • edemi ed ematomi

Linfatico

  • particolare tipo di taping decompressivo che si posizione non sulla direzione delle fibre muscolari, bensì in quella dei canali linfatici, con l e ancore posizionate in corrispondenza delle stazioni linfonodali.

Controindicazioni

Il taping non va applicato in caso di irritazioni, lesioni cutanee o presenza di nei.

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